Lunghezza percorso: 28,03 Km
Range alt. 27 – 84 mslm
Da piazza del Duomo prendere per via Solferino, attraversare piazza Roma e da via Manzoni (dx) o via Ingegneri (sx) svoltare a sinistra su via Battisti. Al termine della strada prendere a destra su Corso Campi per poi svoltare, dopo pochi metri, a sinistra in Corso Garibaldi. Il corso è la prima parte del percorso ad allinearsi al tracciato della Strada Regina.
All’altezza della chiesa di Sant’Agata svoltare a sinistra per infilare via dei Mille.
[All’angolo del Palazzo Cittanova è presente una fontanella.]
All’altezza della chiesa di Sant’Apollinare e Sant’Ilario svoltare a destra su via Giuseppe Garibotti fino a raggiungere Piazza Fiume quindi imboccare via Cavalieri di Vittorio Veneto fino a via Borgo Spera. Qui sono presenti due scalette che scendono su via Bergamo. Raggiungere il marciapiede sottostante e, appena dopo il sottopassaggio della ferrovia, risalire le scalette che si trovano sulla sinistra per arrivare in via Dattaro.
Da qui si prosegue fino ad imboccare via Castelleone che si percorre fino a raggiungere la grande rotonda sulla tangenziale. Tenendo la destra si arriva ad un sottopassaggio che porta all’ITIS Torriani dall’altra parte della strada.
Lasciando l’istituto sulla destra si prosegue su di un sentierino che costeggia il campo sportivo fino ad arrivare al Museo Civico della Civiltà Contadina. Qui svoltare a sinistra in direzione di via Combonino e, una volta attraversata, dirigersi verso la piccola rotonda che immette in Paullese. Sempre tenendo la destra si attraversano i parcheggi delle attività commerciali che si affacciano sul provinciale fino a raggiungere via Bragadini dove si prende la direzione della campagna.
Dopo un centinaio di metri la strada fa una curva a gomito e prosegue fino ad un casotto recintato da una rete. Aggirare la rete e costeggiare il fosso sulla sinistra fino a raggiungere via Erno all’altezza di un cascinale. Sulla strada attraversare il fosso sul ponte e riguadagnare la campagna su di una strada di servizio lasciandosi questa volta il fosso sulla destra.
Dopo circa un centinaio di metri sulla destra è presente un ponticello che dà sul cortile posteriore del Golf Club.
Entrare dal cancello (io l’ho trovato aperto) e, attraversando il parcheggio, dirigersi verso l’edificio principale in fondo a sinistra. Da qui si segue la strada di accesso al Golf Club per uscire e ci si trova su via S. Predengo.
Si attraversano gli abitati di San Predengo e Costa Sant’Abramo. La carrabile si fa sempre più stretta fino a diventare una ciclabile. Compaiono i primi cartelli con una corona blu: sono i segnavia del Percorso ciclabile “Antica Strada Regina” realizzato dalla Provincia.

Dopo circa un chilometro e mezzo da Costa Sant’Abramo ci si imbatte in un cancello sulla ciclabile che si trasforma improvvisamente nella proprietà privata di un arredatore di giardini. Il percorso della Provincia qui si stacca per proseguire verso Annicco.

Per aggirare la proprietà è necessario costeggiare un breve tratto di Paullese: si tratta di camminare su una banda d’erba abbastanza ampia che corre a lato del provinciale per circa trecento metri. Si raccomanda di prestare la massima attenzione.
Riguadagnata la campagna su una strada bianca si riprende il tracciato che ora prosegue senza interruzioni per sei chilometri. La strada è asfaltata, ai lati cresce robinia che fa un po’ d’ombra altrimenti pieno sole. Il prossimo rifornimento d’acqua è al cimiterino di fronte a Cascina Cerro (8 km).
A tratti la strada prende un aspetto che ritengo sia distintivo del tracciato: un terrapieno largo circa 4 metri costeggiato su entrambi i lati da due fossi. Questo intervento antropico si presenterà spesso, con le stesse caratteristiche, lungo l’intera traccia della Regina. Mia modestissima ipotesi
La strada termina dietro il guard-rail della Paullese circa all’altezza di Farfengo. Questo è uno degli attraversamenti più pericolosi di tutto il percorso, prestare la massima attenzione ai veicoli che viaggiano a velocità sostenuta. Purtroppo si sbuca esattamente in corrispondenza di una curva che insieme a degli arbusti intralciano la visibilità. Attraversata la Paullese e scavalcato il guard-rail si riprende l’asfalto in un boschetto, la strada prosegue fino ad un altro guard-rail: scavalcarlo e prendere a sinistra verso lo svincolo. Tenere la destra per prendere il Provinciale 47 che si percorre per pochi metri, quindi svoltare a sinistra su di una stradina che prende a destra. Percorrerla fino alla Cascina Cerro dove si prosegue sempre dritto in direzione del cimitero. All’interno del cancellino (che io ho trovato chiuso solo da un chiavistello) sulla sinistra c’e una fontanella.
Oltrepassare la sbarra e proseguire sempre dritto sulla strada bianca fino a che non si incontra un bivio dove tenere la sinistra. La strada diventa il limitare di un campo, continuare diritto fino a trovare una chiusa. Attraversare il fosso per raggiungere la strada bianca che si prende verso destra. Dopo le due curve a gomito proseguire sempre dritto ignorando la strada che si dipana verso destra. Arrivati alla curva successiva lasciare la strada bianca e attraversare la roggia sul ponticello per non rimanere tagliati dentro la cascina. Tenere la destra e costeggiare la roggia fino a sbucare su di un’altra strada bianca. Da qui sempre dritto fino all’incrocio con il Provinciale 84 all’altezza di Cascina Rassiche, qui si attraversa per proseguire sulla strada mantenendo la destra. Si passa di fronte ad una villa e, sempre tenendosi sulla destra, si percorre la strada fino ad un bivio con una strada campestre, prendere a destra e proseguire fino al bivio successivo. Da qui si può scegliere di prendere a destra, allungando di poco il cammino, per riprendere il capo del tratto di Regina disallineato oppure prendere a sinistra tagliando un poco il percorso. Ora ci si trova sulla Strada dei Lamperti CIT che conduce fino a San Bassano. Abbandonare la strada all’incrocio con Via Castel Manfredo (che poi diventa Via Roma) e proseguire verso il centro del paese. Poco dopo le Poste svoltare a destra su Via Carlo Bossi e proseguire fino ad attraversare il Provinciale 38. La strada torna ad essere sterrata e, a partire dalla prima cascina che si trova sulla destra, si riallinea con il tracciato della Regina. A questo punto si prosegue sempre sulla sterrata fin ad arrivare ad un bivio: a destra si può seguire la costa che scende fino ad arrivare all’alneto del Serio Morto tenendo poi la sinistra oppure si può proseguire e, ignorando la prima svolta, prendere la seconda a destra per raggiungere l’abitato di San Giacomo. Proseguendo lungo la strada si giunge alla chiesa di San Giacomo di fronte alla quale c’è una ricostruzione di come doveva presentarsi la strada romana.