Il progetto

Questo blog nasce dall’intenzione di riuscire ad aggregare persone, conoscenze ed esperienze in un progetto attorno alla traccia di una strada romana, di modo da riuscire a rendere percorribile un sentiero che, per quanto possibile, ne ricalchi l’itinerario.
Il tracciato in questione è quello dell’Antica Strada Regina, una strada romana che collegava Cremona a Milano e le cui vestigia sono ancora rilevabili attraverso le carte tecniche regionali o le immagini satellitari. Ad oggi il percorso che doveva seguire è ancora ravvisabile in un serie di strade bianche, cavedagne, rogge, confini di terreni, filari di alberi (a volte anche strade Provinciali) che si allineano su tre rettifili con andamento Sud-Est/Nord-Ovest tra le due città.

Camminatori, archeologi, cercatori di funghi, storici, condivisori di case/divani/giardini/fienili, passeggiatori della domenica, attivisti sul territorio, rabdomanti, scout, esperti di folklore, associazioni sportive, ornitologi, agricoltori, smanettoni di OSM, nordic walkers, guardieparco, insomma chiunque abbia conoscenza del territorio, della sua storia o chi in qualsiasi maniera possa dare (offrendo informazioni, consigli o ospitalità) un contributo alla realizzazione di questo progetto è il benvenuto.

Al momento il blog riporta dati ed esperienze raccolti nel corso delle mie ricerche e di due viaggi a piedi che ho percorso sul tracciato: Pizzighettone-Milano con un amico e Cremona-Milano in solitaria. L’idea è quella di utilizzare questo materiale come ossatura di base da integrare o sostituire con i successivi contributi.

Il percorso non presenta particolari difficoltà tecniche ma è necessario fare presente a chi voglia incamminarsi sulla Strada Regina tre ordini di problemi:

  • Sulla Strada Regina non esiste un sentiero vero e proprio
    Non ci sono tracce visibili della Regina, la sua presenza è tradita solo dall’allineamento di elementi di natura antropica. Per seguirli ci si potrà trovare a camminare sulla riva di un fosso come su asfalto per decine di chilometri, in un terreno appena concimato o in un boschetto a margine di un bucolico fiumiciattolo. In alcuni tratti si dovrà abbandonare il tracciato perché si interrompe o compiere lunghi giri per evitare dei cantieri che nella traccia non erano contemplati. Ovviamente non è presente alcun tipo di segnaletica, nessuno si occupa della manutenzione, spesso non esiste una traccia sul suolo.
    I sentieri esistono solo nel momento in cui vengono camminati: ad oggi quello della Strada Regina in pratica non lo è mai stato.
  • Parti del tracciato attraversano alcune proprietà private
    Durante il cammino in diverse occasioni ci si troverà di fronte alla necessità di attraversare delle proprietà private (si tenga conto che anche un campo o l’argine di un fosso lo sono). Per quanto riguarda i tracciati riportati al momento su questo blog, laddove ci si limiti ad attraversare strade bianche, campi, sbarre poste al traffico veicolare o qualunque ostacolo non sia espressamente presente per i pedoni la scelta è stata quella di pubblicare integralmente l’itinerario. Dove invece fosse necessario attraversare proprietà private delimitate si è deciso di “censurare” la traccia a partire dall’ultimo tratto su “strada pubblica” fino al successivo. Si invitano gli eventuali aventi diritto a segnalare a info@stradaregina.com le parti del tracciato che desiderano vengano espunte.
    In questo blog NON si invita in alcuna maniera all’attraversamento delle proprietà private.
  • Presenza di tratti pericolosi
    Per quanto riguarda il tracciato in ambito campestre non ci sono passaggi particolarmente pericolosi. Discorso diverso in corrispondenza delle strade statali o provinciali che in alcuni casi ci si troverà costretti ad attraversare o costeggiare. I passaggi più pericolosi sono legati al traffico e  agli autoveicoli che viaggiano a velocità sostenuta. Si segnalano a questo proposito tre tratti in particolare:
    – Attraversamento della Paullese (ex SS 415) all’altezza di Farfengo;
    – Traccia a fianco della SP 5 tra Credera-Rubbiano e Casaletto Ceredano;
    – Una piccola parte della traccia a fianco della Cerca (SP 39).
    Si invitano i viandanti a prestare particolare attenzione a questi passaggi (nella sezione *** sono evidenziati in colore ***)

Come appare evidente già da questi punti, affinché il progetto possa funzionare risulteranno fondamentali i contributi dei camminatori che potranno fornire vie o tracce alternative. Di qui la natura inclusiva del blog che vuole fare della partecipazione degli utenti il punto di partenza per lo sviluppo del sentiero, creando, a partire dal basso, uno spazio di condivisione di esperienze (ma anche semplicemente di materassi) che possa essere utile a chi intenda avventurarsi in questo cammino.

Chiunque fosse interessato può scrivere, per qualsiasi tipo di informazione o contributo, al contatto: info@stradaregina.com

Marton